cosa vedere in bhutan
Per me il Bhutan è un concentrato di spiritualità e la manifestazione di un’armonia idilliaca; due qualità che, unite alla natura incontaminata, all'ospitalità della popolazione e alle tradizioni centenarie, rendono il paese un'esperienza incredibile.
Una curiosità davvero particolare di questo piccolo stato è la decisione del governo di valutare il progresso economico e morale della popolazione con la Felicità Interna Lorda (FIL). Introdotta negli anni 70, la FIL è usata parallelamente al PIL (Prodotto Interno Lordo) ed è utilizzata per tener conto della qualità della vita dei cittadini, considerando numerosi fattori come l'istruzione, i rapporti sociali e la salvaguardia dell'ecosistema. In accordo con la dottrina buddista e con le più antiche leggi del Bhutan, la Felicità Interna Lorda è un progetto importante, volto al raggiungimento di un equilibrio armonioso, con l'obiettivo di salvaguardare le esigenze del corpo e quelle della mente!
La Haa Valley è una delle aree meno conosciute e meno visitate del Bhutan; il che le conferisce un'atmosfera intima e autentica. La valle ospita anche numerosi villaggi tradizionali bhutanesi, dove è possibile sperimentare la vita rurale e l'ospitalità locale. Gli abitanti sono in gran parte di etnia Drukpa, un gruppo etnico a cui appartiene la maggioranza della popolazione del Bhutan. Le comunità autoctone sono molto accoglienti e offrono ai visitatori l'opportunità unica di conoscere le tradizioni, la cultura e lo stile di vita tradizionale. I due principali punti di interesse della regione sono il monastero di Lhakhang Karpo (Tempio Bianco) e il monastero di Lhakhang Nagpo (Tempio Nero). Il primo è uno dei principali monasteri della Haa Valley, oltre che uno dei più antichi e significativi del Bhutan. Dedicato a Guru Rinpoche, il fondatore del buddismo tibetano, ospita molte importanti statue e dipinti religiosi. È un luogo di devozione e meditazione per i monaci e per i fedeli bhutanesi. Nelle sue vicinanze, collegato da un ponte coperto, si trova il Lhakhang Nagpo, costruito, secondo la leggenda, per sconfiggere un'antica divinità demoniaca che risiedeva nella regione. È un monastero noto per le sue pratiche tantriche e per essere un centro di insegnamenti spirituali.
Ad ovest di Thimphu e sulle sponde del fiume Paro Chhu, si estende la pittoresca città di Paro. Grazie alle particolari facciate delle case poste sulla strada principale, rivestite di legno decorato, la cittadina è una delle località più interessanti da esplorare. Il suo dzong (edificio tipico con funzione di centro religioso, militare, burocratico, amministrativo e sociale) è uno dei più imponenti: le sue mura e contrafforti sono visibili dall'intera vallata! Ma la vera perla della valle del Paro è il monastero di Taktsang Palphug, conosciuto anche come la “Tana della Tigre”. Il soprannome di questo complesso di templi buddhisti arroccato sulla montagna deriva dalle leggende sulla sua formazione. Il mito narra che Guru Padmasambhava, popolarmente noto come Guru Rinpoche, partendo dal Nepal raggiunse il Bhutan volando in groppa a una tigre e trovò rifugio proprio in una delle grotte sul crinale della montagna dove oggi sorge il monastero icona del Paese. È un'esperienza travolgente poter visitare questa costruzione incastonata nella roccia, in una posizione unica, immersi in un panorama mozzafiato come quello del complesso dell'Himalaya!
Thimphu è la capitale del Bhutan e centro nazionale del governo, della religione e del commercio. La città si trova con un piede nel passato e uno nel presente, espressione di un magnifico contrasto tra vecchio e nuovo. Passeggiando tra le sue vie punteggiate da locali notturni, case tradizionali, palazzi moderni e luoghi di culto buddhisti potrai incontrare monaci in vesti rosse cremisi, funzionari pubblici in gho (abiti maschili tradizionali) ma anche turisti armati di macchina fotografica. Dal 1968 Thimphu ospita nella sua periferia nord la sede del governo, il Tashichoedzong, un’imponente fortificazione sulla sponda occidentale del fiume Raidāk. Nel palazzo si trovano la sala del trono, gli uffici del re, il segretariato del governo, i ministeri degli affari interni e della finanza. Un'altra attrazione è il Memorial Chorten, uno stupa buddhista con le guglie e le campane d'oro che sorge nel quartiere centro-meridionale della città. Considerato il monumento più vistoso del Bhutan, è stato eretto in memoria del Druk Gyalpo (capo dello Stato) Jigme Dorji Wangchuck, per soddisfare il suo desiderio di rappresentare la mente del Buddha attraverso un chorten, equivalente tibetano dello stupa buddhista, ossia un edificio costruito in onore di qualche divinità o personaggio religioso e spesso utilizzato per conservare reliquie.
In posizione sopraelevata, veglia sulla capitale la statua del Buddha Dordenma. Alta 51 metri e realizzata in acciaio placcato d'oro, è una delle statue del Buddha più alte al mondo. La sua base è composta da 3 piani e ospita una sala di meditazione ed oltre 125000 spettacolari statue più piccole realizzate in bronzo, ognuna delle quali assomiglia al Dordenma stesso. Scatta una foto alla sera o di notte quando il suo lucente aspetto contrasta con i cieli scuri!
A soli 5 chilometri a sud, troverai il Simtokha Dzong, o Sangak Zabdhon Phodrang, Palazzo del Significato Profondo dei Mantra Segreti. Costruito nel 1629, è ritenuto uno dei primi dzong edificati in Bhutan.
Hai mai sentito parlare del Takin? È l'animale nazionale del Bhutan e il Motithang Takin Preserve è uno dei suoi luoghi preferiti. La riserva naturale sorge ai confini della capitale Thimphu, nell'area di un ex-zoo smantellato dal quarto re perché considerato poco in armonia con la filosofia e i principi ambientali e religiosi del paese. Questo animale, una particolare specie simile al capricorno, è mansueto e docile con l'uomo. Secondo la leggenda, durante la sua visita del Bhutan nel XV secolo, Lama Drukpa Kunley (chiamato “il divino pazzo”) si fece servire per pranzo una mucca intera e una capra, che divorò lasciando solo le ossa. Per dimostrare il suo potere alla folla che si era radunata attorno a lui, dai resti del suo spuntino, fece nascere il Takin con un solo schiocco delle dita. Una storia molto stravagante ma allo stesso tempo affascinante!
A circa 30 chilometri a nord della capitale Thimphu, lungo la strada che conduce alla città di Punakha, potrai trovare il passo di Dochula. Situato a 3100 metri di altitudine, è uno dei passi montani più interessanti del paese, non solo per i meravigliosi panorami naturali che l'area può regalare, ma anche per i monumenti lungo la strada: i famosi 108 chorten o stupa commemorativi noti come "Druk Wangyal Chortens", costruiti in memoria dei soldati caduti nel dicembre del 2003 durante la guerra contro un gruppo di insorti assamesi.
Punakha è una tappa fondamentale per chi vuole viaggiare in Bhutan. A 1200 metri sopra il livello del mare, è stata la capitale e sede del potere politico fino al 1955, ora centro amministrativo della omonima regione. La città è famosa per il suo dzong e il ponte di legno sospeso, oltre che per essere collocata in una posizione “strategica” per la coltivazione del riso. Il suo imponente dzong è stato costruito a cavallo tra il 1637 e il 1638 su un isolotto, alla confluenza dei fiumi Pho Chhu e Mo Chhu. Ha una notevole importanza nella storia della nazione poiché sede dell'incoronazione del primo re. Tra le sue mura sono custoditi tre giardini, numerose statue, più di 200 immagini sacre, preziose reliquie degli antichi re e i resti dell'unificatore del Bhutan, Shabdrung Ngawang Namgyal. Per raggiungere la fortificazione ci sono un ponte di legno a sbalzo coperto e un ponte sospeso di 250 metri, il secondo più lungo al mondo!
A pochi chilometri da Punakha, un'ottima location per gli amanti della fotografia è il Chimi Lhakhang o Tempio della Fertilità. Da qui si possono scattare magnifiche foto delle verdi e fertili risaie della vallata.
Nel centro del paese, la valle glaciale di Phobjikha ospita, nel periodo invernale, da metà ottobre a metà febbraio, diversi gruppi di gru dal collo nero. E’ un uccello in via d'estinzione che migra dall'Asia Centrale in cerca di inverni più miti e temperature meno rigide. La caratteristica più affascinante di questo volatile è la “danza” di accoppiamento, durante la quale il maschio e la femmina saltano a ritmo sincronizzato con le ali tese e il collo allungato. Vista la notevole difficoltà ad avvicinarlo, è stato progettato il Black Necked Crane Center, un centro di avvistamento dove gli appassionati possono utilizzare potenti telescopi e imparare qualcosa di nuovo su questa specie così rara.
Una gemma nascosta nelle campagne bhutanesi è la pittoresca città di Trongsa. Lontana dalle rotte turistiche più battute, è una vera e autentica immersione nella cultura del paese. Il suo dzong, arroccato su più livelli sulla collina, è visibile da tutta la valle ed ha un ruolo importante nella vita religiosa e politica di questa parte del paese. Se sei appassionato di trekking, Trongsa è un punto di partenza ideale per esplorare le alte montagne circostanti. Potrai immergerti nella natura incontaminata del Bhutan, attraversare fitti boschi, incrociare piccoli villaggi e goderti panorami mozzafiato lungo il percorso.
In un tour organizzato in Bhutan, la regione del Bumthang non può mancare! Bumthang è famosa per i suoi antichi templi e monasteri buddisti, oltre che per la sua natura intatta. La regione è considerata il centro spirituale del paese e ospita numerosi luoghi di culto importanti, come il monastero di Jakar Dzong o “Castello dell'Uccello Bianco”, il monastero di Kurjey Lhakhang e il tempio di Jambay Lhakhang. Questi siti religiosi sono affascinanti esempi di architettura tradizionale bhutanese e sono meta di pellegrini e turisti. Bumthang è nota anche per la produzione di meravigliosi prodotti artigianali tradizionali: tessuti pregiati, tappeti, ceramiche e oggetti intagliati nel legno.
Il Bhutan è un paese ricco di attrattive, stimolante e impegnativo; per questo ho i miei corrispondenti di fiducia che renderanno il tuo viaggio un'esperienza da non dimenticare. Varun, Mitali e Lajpat sono solo alcune delle persone, responsabili di tour operator locali, che rendono speciale ogni mio viaggio nella nazione del drago tonante.
bhutan: da sapere
Un viaggio organizzato in Bhutan è l'ideale per chi cerca un mix equilibrato di relax, storia e spiritualità; scoprirai un piccolo paese remoto, vivace e autentico, alle pendici dell’Himalaya.
Dall'Italia non ci sono voli diretti. Il mio consiglio è quello di raggiungere gli hub internazionali come Delhi, in India, o Kathmandu, in Nepal, e quindi prendere un volo di collegamento per il Bhutan. Ci sono compagnie aeree, come Druk Air (la compagnia aerea di bandiera del Bhutan) e Bhutan Airlines che effettuano voli di collegamento per i principali aeroporti, soprattutto quello di Paro.
Considerando il tempo per raggiungere la destinazione, consiglio viaggi di almeno 11 notti per visitare i "must" del Bhutan; 14/15 giorni sono sufficienti se si vuole esplorare con tranquillità e più approfonditamente il paese.
Il visto d'ingresso è obbligatorio per entrare nel Paese. È possibile richiederlo online, dietro pagamento di circa 40,00 USD a persona. Inoltre è applicata una tariffa per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Fee o SDF) che ammonta a circa 200,00 USD a notte, per persona.
Nessuna vaccinazione è obbligatoria dall'Italia.
Se si sceglie di viaggiare in Bhutan bisogna tenere presente che potrebbero insorgere problemi legati all'altitudine; niente di preoccupante, il nostro corpo non abituato ha bisogno di acclimatarsi. Basta seguire alcune semplici regole per attenuare i sintomi di quello che viene detto "mal di montagna". Consiglio sempre una visita preventiva dal proprio medico (soprattutto chi soffre di pressione alta e problemi cardiaci). Chi meglio di lui conosce la nostra storia clinica personale e può dirci se poter affrontare tale viaggio?
Il Bhutan non ha collegamenti aerei interni e possiede una ferrovia che non raggiunge il chilometro di lunghezza. Gli spostamenti quindi, possono avvenire soltanto via terra. Sconsiglio vivamente il noleggio privato di veicoli per viaggiare in libertà. Il paese non è ancora strutturato per questo tipo di viaggio self-drive e la condizione delle strade non è ottimale. Si rischierebbe di rovinare il proprio soggiorno e di perdere molto tempo.
La lingua ufficiale è il Dzongkha, che appartiene alla famiglia delle lingue tibetane. Al di fuori della capitale, l'inglese è difficilmente compreso.
In Bhutan ci sono + 5 ore rispetto all'Italia, + 4 ore quando in Italia vige l'ora legale.
La cucina bhutanese è ricca e salutare. I capisaldi della tradizione culinaria sono la carne di maiale o il pollame in generale, con l'accompagnamento di riso rosso e bianco, verdure, formaggi, orzo o grano. Il grasso di maiale è assai diffuso per il suo apporto energetico elevato ma non molto apprezzato dai turisti, per via del gusto forte e quasi acido. Il piatto simbolo del paese è il Ema Datze, pietanza calda a base di peperoncini verdi piccanti serviti con una salsa al formaggio. Il nome stesso è composto dai nomi degli ingredienti in lingua Dzongkha: peperoncino (Ema) e formaggio (Datshi). Un altra ricetta popolare è il Phak Shalaphu, maiale stufato con rafano. Sono anche molto diffusi i piatti di origine tibetana.
hotel in bhutan
Chi vuole visitare il Bhutan può trovare qualsiasi tipo di sistemazione, dagli ostelli più spartani fino ad arrivare agli hotel di ottimo livello di prestigiosi gruppi alberghieri come Aman, Como e Six Senses. I lodge Como Uma Paro, Como Uma Punakha e l'Amankora a Thimphu sono validi esempi di sistemazioni di lusso; dallo stile ricercato ma semplice sono perfetti per scoprire e vivere l'essenza del Bhutan oltre che per dedicarsi a se stessi e lasciarsi coinvolgere dalla natura e dalla preziosa storia del Paese.
bhutan: guida ai prezzi
I costi giornalieri di un viaggio in Bhutan partono da 400-550 EUR a persona. In genere questi includono tutti gli hotel, i trasferimenti via terra, le escursioni guidate e gli ingressi, le tasse imposte dal regno bhutanese, alcuni pasti, i servizi di pianificazione del viaggio e il supporto. Non includono i voli da/per l'Italia, servizi/hotel di lusso, l'assicurazione, la gestione della pratica e tutti i supplementi opzionali (es. camera singola).
quando andare in Bhutan
Il clima, nel piccolo territorio del Bhutan, è differente in base all'altitudine e alla regione. Nelle zone pianeggianti il clima è subtropicale e diventa sempre più fresco man mano che ci si sposta sui pendii montani.
La fascia pianeggiante meridionale è caratterizzata da inverni miti ma freddi di notte; le primavere, da marzo a maggio, sono molto calde con frequenti temporali pomeridiani. La stagione delle piogge e dei monsoni va da giugno a metà ottobre ed è soggetta a un caldo incredibilmente afoso.
Nelle zone collinari (fino a 1500 metri) gli inverni sono progressivamente più freschi e più secchi, con estati calde e piovose. Punakha, che si trova a 1200 metri circa, ha una temperatura media di 11 gradi a gennaio, il mese più freddo, e 24 gradi nel mese di luglio.
Nelle zone di alta montagna, la temperatura scende anche sotto lo zero durante l'inverno e spesso perfino durante le notti estive.
Il paese può essere visitato tutto l'anno; tuttavia, a seconda delle tue preferenze e delle attività che desideri svolgere, i periodi migliori per andare in Bhutan sono la primavera (da marzo a maggio), con le splendide fioriture dei rododendri, e l’autunno (da fine settembre a fine novembre), con i colori cangianti della natura. Durante questi mesi, il clima è generalmente mite e secco, con temperature piacevoli e cieli chiari, e offre condizioni ideali per escursioni, trekking e visite turistiche.
eventi bhutan
Il Bhutan può contare più di 163 festival organizzati ogni anno ed ogni regione e città può vantarne almeno uno. La ricorrenza più attesa da ogni bhutanese è il tshechu, una festività di carattere religioso, che si tiene annualmente in ogni città del regno. Queste manifestazioni hanno il potere di raccogliere e riunire partecipanti dai più remoti villaggi. Per l’occasione vengono spesso allestiti mercatini per le strade e organizzati spettacoli a tema religioso con ballerini in maschera e attori professionisti. I festival offrono anche una grande opportunità alla gente del posto, che si raduna indossando i costumi migliori: testimoniare e celebrare la loro cultura e la fede.
Il Thimphu Tshechu è l'importante festa di tre giorni che si tiene a Thimphu, nel mese di settembre. Lo spettacolo più atteso è la danza Cham, un vivace ballo, praticato in costumi e maschere, accompagnato dalla musica di abili monaci e dei loro strumenti tipici. Queste danze raccontano storie a sfondo morale o religioso. Per l’occasione vengono esposti tappeti ornati e thangka, stendardi buddisti dipinti a mano. Anche il Punakha Tshechu e il Tashigang Tsechu vengono organizzati con le stesse modalità.
Il Paro Tshechu viene festeggiato il decimo giorno del mese del calendario lunare che corrisponde alla nascita del Guru Rinpoche. L’evento viene celebrato tradizionalmente con canti, balli e rappresentazioni teatrali, per poi concludersi con l'esposizione da parte dei monaci, di un enorme thangka all'interno dello dzong della città.
Il Jakar Festival dura 5 giorni durante i quali i partecipanti sfoggiano gli abiti migliori e i gioielli più preziosi per poter assistere ai balli dei danzatori mascherati. È una delle feste più vivaci e sfarzose dell'intero regno.
La Haa Valley è famosa per il suo festival annuale noto come Haa Summer Festival, una manifestazione che offre ai visitatori l'opportunità di immergersi nella cultura locale, con spettacoli di danze tradizionali, musica, artigianato e specialità culinarie bhutanesi. È un'occasione unica per vivere da vicino le tradizioni e le celebrazioni bhutanesi.
L'annuale Gangten Black Necked Crane Festival celebra il ritorno delle gru dal collo nero nella valle di Phobjikha. Durante i mesi invernali questi animali maestosi diventano una compagnia inseparabile della vita quotidiana ma la festa è anche l'occasione per ricordare l'importanza di salvaguardare questa razza ormai in via d'estinzione. Il momento clou della festività è la danza tipica, eseguita dai bambini delle scuole.
Il Gangtey Festival è un evento religioso di tre giorni, celebrato a fine settembre nell'ampio cortile del famoso monastero Gangtey Goenpa, per commemorare la nascita di Guru Rinpoche. Oltre a svariati balli in maschere sacre, alcuni dei quali tipici di Gangtey, basati sulla tradizione Peling, ci sono canti popolari e rappresentazioni di spettacoli tradizionali. La celebrazione si conclude con la Nguedup Langwa, la benedizione spirituale per la saggezza e il potere.
itinerari in Bhutan: luoghi da visitare e tour consigliati
Ogni itinerario in Bhutan può essere modulato e organizzato al 100%. Il Bhutan si presta a tante possibili esperienze secondo i tuoi gusti personali e le tue esigenze di viaggio. Contemporary Art of Travel ti indicherà le migliori soluzioni per perdere meno tempo possibile e sfruttare al meglio i giorni a tua disposizione.
• Gran tour Bhutan
Un tour completo di 15 giorni accompagnato da una guida locale per poterti immergere nella vivace spiritualità del Bhutan. Partendo da Paro, potrai raggiungere la “Tana della Tigre” e Thimphu, i monasteri e i santuari della valle del Bumthang, Punakha, il passo di Dochula e i suoi 108 chorten. Gli imponenti dzong e i monasteri delle città più importanti del regno ti stanno aspettando.
• Bhutan in trekking
Le magnifiche caratteristiche naturali del paese rendono il Bhutan un paese favoloso da percorrere a piedi. Lungo i percorsi dei trekking organizzati di 8, 10 e 12 giorni, potrai scoprire scorci e panorami mozzafiato sul complesso dell'Himalaya, sulle verdi risaie e sulle immense foreste di conifere. Un'esperienza unica!
• India, Nepal e Bhutan
La difficoltà per raggiungere il Bhutan può trasformarsi in opportunità! Combina il Nepal o l'India al tuo viaggio in Bhutan, unendo paesi profondamente legati alla religione e alla spiritualità, con una storia importante alle spalle e affascinanti saghe di origine mistica. Per esempio la regione indiana del Sikkim si presta molto bene a questa “combo”!
tempistiche di prenotazione in bhutan
Prenotare con largo anticipo è sempre molto importante. Sai che americani, inglesi, canadesi e australiani prenotano i loro tour su misura almeno 12 mesi prima? Perché lo fanno? Intanto i voli si trovano decisamente a prezzi più bassi e quando le tratte sono lunghe e ti portano lontano ovviamente si risparmia parecchio; in secondo luogo si hanno molte più opzioni fra cui scegliere (vuoi la camera con vista? O quella meglio ubicata? Vuoi la guida che parla italiano?) e non devi soltanto accontentarti di quello che è avanzato... Infine si possono strappare delle condizioni più vantaggiose (hai mai sentito parlare di early booking?). Non voglio metterti fretta, lo sai, ma il mio consiglio è di prenotare con anticipo, soprattutto se puoi muoverti soltanto in altissima stagione. Quindi pensa già al tuo viaggio in Bhutan, le garanzie assicurative a copertura dell'annullamento viaggio sono fatte apposta! Se invece dovrai aspettare fino all'ultimo per la prenotazione del tuo viaggio personalizzato Contemporary Art of Travel cercherà di aiutarti e metterti a disposizione tutto il suo know-how.