Sextantio Santo Stefano di Sessanio

Il gruppo Sextantio nasce con una nobile missione: riscoprire il patrimonio culturale Minore italiano.

L’Italia è nota in tutto il mondo per il suo ricco patrimonio culturale ma molto spesso ciò che fa parte del patrimonio Minore viene denigrato perché al di fuori dei canoni della classicità. I progetti di Sextantio rispettano l’integrità delle strutture storiche originali e ne esaltano i valori culturali e il paesaggio.

Sextantio offre a questi luoghi una rivincita: finalmente, grazie al brand, il patrimonio minore potrà godere della giusta gloria.

Santo Stefano di Sessanio è una piccola roccaforte medievale a oltre 1250 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Si compone di 28 camere, un’antica cantina, un ristorante, una sala meeting e una reception che un tempo erano fienili, stalle, porcili, cantine e alloggi per agricoltori e pastori. 
L’Albergo Diffuso ha riportato in vita un borgo abruzzese caduto in abbandono, anche riscoprendo antiche tradizioni locali come la produzione di saponi naturali e la filatura della lana, tornati oggi di nuovo fiorenti. Per mantenere il carattere originario di Santo Stefano, tutti i moderni impianti e cablaggi sono nascosti mentre gli ambienti rispettano la tradizione contadina dell'Appennino grazie a una accurata ricerca di materiali architettonici originali e di mobili e tessuti tipici delle montagne abruzzesi.

• Escursioni
La caccia al tartufo ti trascinerà in una piacevole passeggiata nei boschi della durata di circa un'ora e mezza alla ricerca del re della tavola. Ti saranno illustrati tutti i segreti del mestiere e il tartufo trovato verrà poi degustato nel Cantinone di Sextantio Albergo Diffuso insieme ad un ottimo calice di Montepulciano.

Se invece vorrai dedicarti al nettare degli dei potrai approfittare di un tour enologico in un vicino vigneto e deliziarti con una degustazione verticale di quattro vini abbinati a prodotti tipici.

Per tutti gli appassionati di arte e storia è imperdibile la visita guidata della città dell’Aquila: una piacevole passeggiata tra le vie del capoluogo abruzzese ti catapulterà nella sua ricca storia attraverso le testimonianze più importanti del suo affascinante centro storico.

Anche la natura non è da meno… Un trekking nel parco nazionale del Gran Sasso accompagnato da una guida di media montagna ti svelerà molte delle bellezze naturali che il territorio abruzzese ha da offrire: cascate, foreste impenetrabili, oliveti, vigneti, castelli, abbazie e molto di più…

Vuoi imparare qualcosa di nuovo? Il Sextantio propone corsi di saponeria, tessitura, cucina, pasticceria o panificazione. Nel corso di panificazione, ad esempio, che si svolge presso il Forno Vecchio, un abile fornaio, aiuterà gli ospiti a preparare e infornare diversi tipi di pane, utilizzando antiche farine, lievito madre, tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione e cuocendolo rigorosamente nel forno a legna del XVI secolo. Alla fine, pane e focaccia saranno degustati appena sfornati insieme a salumi aquilani, prosciutto nostrano, canestrato (formaggio pecorino) e un immancabile bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo!

• Ristorante
Alla Locanda sotto gli Archi tutti i mobili sono in legno scuro, minimali e antichi, mentre i piatti e le tazze artigianali utilizzati per tutti i pasti e le bevande s’ispirano alla tradizione contadina abruzzese.
La cucina odierna s’ispira a tempi in cui le risorse erano poche, ma venivano mescolate in un gran numero di ricette diverse. Utilizzando colture autoctone, coltivate localmente, vengono riproposte ricette originali tipiche abruzzesi, semplici, sane e sfiziose.

• Spa & benessere
In un ambiente così ricco di storia e atmosfera ti basterà un riposante sottofondo musicale new age per ritrovare la pace della mente e del corpo. Ma se vorrai concederti qualche massaggio, oli profumati, tisane e tante candele tremolanti, ti accompagneranno nel tuo percorso verso il rilassamento totale.

Il design degli interni delle camere di questo albergo diffuso si ispira alle immagini che Paul Scheuermeier, linguista svizzero, raccolse in Abruzzo negli anni '20 del Novecento.
Sono stati utilizzati oggetti autoctoni e materiali locali antichi e tipici. Si sono conservate le finestre piccole, la luce soffusa, i pavimenti irregolari. L'unica eccezione è stata la scelta di sanitari contemporanei, sobri e geometrici. Ogni camera offre letti con materasso in lana adagiato su un'asse di legno che poggia su una struttura in ferro battuto, coperte in lana tinta naturalmente con motivi della tradizione regionale filate su telaio ottocentesco e saponi fatti a mano a base di olio d'oliva e cera d'api prodotti rigorosamente secondo metodi antichi.

I piccoli borghi storici collinari sono una parte essenziale del paesaggio appenninico: far rinascere Santo Stefano di Sessanio per accogliere i turisti mantenendo la sua vera identità è un’operazione preziosa con cui Sextantio Albergo Diffuso ha ridato vita ai luoghi e alle genti dimenticate d'Abruzzo. Camminando tra le case in legno e pietra e dormendo al loro interno avrai esperienza della vita contadina di cento anni fa: come vivevano gli abitanti del villaggio, che cibo mangiavano, quali mestieri praticavano e che abilità possedevano. Sarà un autentico ritorno al passato ma con la cura e il comfort della vita moderna. Non ti sembra un’esperienza unica?